Il Metodo giapponese delle 5 S per ordinare la casa

Il metodo delle 5 S è una procedura giapponese creata per la gestione di ordine e pulizia delle postazioni di lavoro. 

Questo metodo è stato poi ripreso e applicato anche alla casa, usato per mantenerla sempre in ordine in maniera efficace.

Come nelle aziende l’applicazione delle 5 S deve essere seguita attentamente e in maniera accurata, così deve accadere anche per la casa.

Vediamo insieme com’è strutturato questo metodo, che prende il nome dalle iniziali delle parole che ne sono i principi fondamentali.

Seiri: classificare

Seiri significa classificare e con questo si intende separare quello che è utile da ciò che non lo è.

In questo metodo, quindi, tutto passa dal decluttering e si inizia a metterlo in pratica proprio liberandosi da tutto ciò che non serve e crea soltanto ingombro.

Il primo passo è scegliere cosa tenere e cosa invece dare via, ma ciò non significa per forza buttare tutto quello che non serve, come invece avviene per altri metodi giapponesi riguardanti il riordino.

Infatti, gli oggetti che non si usano spesso, possono anche essere riposti in scatole apposite e conservati in luoghi poco frequentati, come in soffitta o nel ripostiglio. E potete sempre scegliere di rivenderli, regalarli o riciclarli.

Seiton: ordinare

Con la parola Seiton si intende ordinare, sistemare e organizzare.

Quindi la seconda fase consiste nel riordino di quello che avete scelto di tenere, o almeno di tenere a portata di mano.

Si tratta di un procedimento importantissimo, perché è il momento in cui stabilite la disposizione degli oggetti in base all’uso che ne fate.

Ogni oggetto deve avere un posto ben preciso: per esempio, non si possono mettere le posate in camera da letto o i maglioni in salotto, non avrebbe senso perché non è neanche comodo.

Gli oggetti vanno anche disposti in base alla frequenza di utilizzo. Quelli che utilizzate più frequentemente devono essere a portata di mano, gli altri meno.

Ad esempio, se sapete che un maglione lo utilizzate più di un altro, di sicuro è meglio lasciare sul fondo quello che indossate meno spesso.

Oppure, in cucina mettete nei mobili più alti gli elettrodomestici che non usate con frequenza e sui ripiani quelli che usate quotidianamente.

Seiso: pulire

La fase tre, Seiso, si traduce con pulire.

Una volta che è tutto in ordine, bisogna procedere con la pulizia. La pulizia va mantenuta per un motivo fondamentale: vedere sempre tutto pulito e in ordine spinge a mantenere la pulzia e l’ordine.

Fateci caso, se iniziate a trascurare la pulizia, va a sé rilassarsi troppo e rimandare il riordino al momento di pulire, perché sembra che non valga la pena ordinare se c’è dello sporco in giro.

Seiketsu: sistematizzare

Seiketsu vuol dire sistematizzare. Si intende, nello specifico, trovare un metodo personale per mantenere l’organizzazione che si è creata.

Secondo il metodo va pulito periodicamente tutto insieme e in una volta, ma non sempre è comodo: va benissimo anche fare poco alla volta, soprattutto se si nota l’esigenza di pulire una specifica parte della casa.

Infatti, i bagni e la cucina vanno sicuramente puliti più spesso delle camere da letto. E alcuni mobili sono di certo più difficili da mantenere in ordine rispetto ad altri. Prendiamo ad esempio la dispensa, che vede il continuo viavai di nuovi prodotti.

In ogni caso, l’obiettivo di questa fase è quello di non ritrovarsi mai di nuovo nel caos.

Shitsuke: disciplinarsi

Ed è qui che entra in gioco l’ultima fase, Shitsuke: disciplinarsi. Mantenere la disciplina è l’unico modo per non ritornare alla situazione di partenza.

Ma come si fa? Innanzitutto, rispettando tutti i pilastri del metodo ogni giorno. Non è difficile, basta non essere pigri e non procrastinare.

E se volete cambiare davvero le cose e tenere la vostra casa sempre organizzata, basta fare attenzione ad alcuni piccoli comportamenti quotidiani.

  • Comprate solo l’essenziale, non fate scorte di prodotti che serviranno solo a creare disordine e non comprate vestiti e oggetti che non vi servono.
  • Create una routine di gesti abitudinari, come quella di posare il cappotto al posto giusto quando si entra in casa.
  • Prima di andare a dormire, non abbandonate niente in giro per casa, come scarpe o vestiti, e non lasciate la cucina sporca.
  • Svegliatevi in orario, magari dieci minuti prima, per assicurarvi di avere il tempo di lasciare in ordine prima di uscire di casa, lavando le tazze della colazione e rifacendo i letti.

Se non vivete da soli, la collaborazione di tutta la famiglia è importante. Vedrete che una volta trovato il metodo giusto, modellato sulla vostra routine, tenere tutto in ordine e organizzato non sarà difficile.

Ada Legnante
Ada Legnante
Nata a Napoli, amo leggere, viaggiare e le lunghe passeggiate. Ma non posso fare nessuna di queste cose se prima non mi organizzo e metto tutto in ordine.