Il metodo Danshari per avere una casa più ordinata e armoniosa

Il metodo Danshari viene dal Giappone e si basa sull’arte di liberarsi delle cose inutili per ottenere una casa più ordinata e felice.

A pensarlo è stata la giapponese Hideko Yamashita. Con il suo metodo, propone di raggiungere la felicità eliminando le cose che non ci servono.

La filosofia

Proprio come il metodo della famosa Marie Kondo, anche quello Danshari si basa sulla filosofia giapponese del Wabi-Sabi.

La chiave per mettere in pratica questa filosofia è vivere uno stile di vita in cui si è capaci di liberarsi dai legami con i beni materiali.

Separarsi dagli oggetti, secondo la filosofia del Wabi-Sabi, offre l’opportunità di conoscere se stessi e la propria identità.

Il Danshari non è altro che il metodo concreto con cui applicare questa filosofia alle proprie azioni e alla vita di tutti i giorni, e insegna che il disordine in casa non fa bene né al corpo, né allo spirito.

Il significato e i pilastri del concetto sono già tutti nel nome: “dan” significa buttare, “sha” significa rifiutare, e “ri” significa allontanarsi dalle cose inutili.

Dan: Buttare

La prima cosa da fare per mettere in pratica il metodo è sbarazzarsi di tutto ciò che non serve o non si usa regolarmente.

Forse questo è il momento più difficile dell’applicazione del metodo, perché può risultare dura gettare via qualcosa a cui si è affezionati.

Ma è un passaggio indispensabile per arrivare all’obiettivo finale e vivere una vita più serena.

Sha: Rifiutare

Il secondo pilastro del metodo si basa sul rifiuto, ovvero l’opporsi al permettere alle cose inutili di entrare nella nostra vita.

Infatti, questo modo di agire impedisce di ritornare al punto di partenza e di dover effettuare un nuovo decluttering per attuare il metodo.

Lo scopo, una volta che ci si libera degli oggetti inutili, è proprio quelli di non sostituirli con altri altrettanto disfunzionali, per non cadere in un circolo vizioso.

Quindi, la selezione degli oggetti che ci circondano deve essere davvero stretta affinché il metodo Danshari sia efficiente.

Ri: Allontanarsi

Come si è detto, questo metodo non ha solo una valenza pratica, ma è proprio uno stile di vita, che può incidere molto sulla psiche.

L’obiettivo è quello di allontanarsi dalla concezione di attaccamento agli oggetti, distaccandosi emotivamente da essi, per vivere una vita più serena.

Applicazione del metodo

Vediamo adesso nel concreto come si applica il metodo per iniziare a ordinare la casa.

Categorie di oggetti

Per capire cosa tenere e cosa eliminare, gli oggetti vanno divisi nelle seguenti categorie:

  • Indispensabili: sono gli oggetti che usiamo ogni giorno (come lo spazzolino o le tazze)
  • Occasionali: sono gli oggetti che utilizziamo di tanto in tanto (come gli scarponi da neve)
  • Mai usati: sono gli oggetti che non sfruttiamo da anni o che non abbiamo mai utilizzato

Regola del 30/30/30

Dopo aver diviso gli oggetti in queste tre categorie, bisogna applicare la regola del 30/30/30, che consiste in questo:

  • Sbarazzarsi di almeno 1 oggetto che non si usa da 30 giorni
  • Sbarazzarsi di almeno 2 oggetti che non si usano da 6 mesi
  • Sbarazzati di almeno 3 oggetti che non si usano da 1 anno

Secondo questo metodo, se un oggetto non è utile in casa, bisogna sbarazzarsene, anche se c’è un valore affettivo con esso.

Lo scopo ultimo

Il messaggio racchiuso in tale principio spinge a liberarsi dell’eccesso e a scegliere con attenzione cosa realmente si desidera e cosa si deve buttare via.

L’obiettivo è di fare spazio, ma prima che di uno spazio fisico si tratta di uno spazio mentale: infatti non si tratta solo di riordinare la casa, ma di riordinare la propria vita.

Minimalismo è di sicuro la parola chiave per spiegare nel concreto cosa sia il metodo Danshari, tuttavia la filosofia non rinnega mai l’amore per oggetti o cose.

Infatti l’importanza che si dà agli oggetti, l’amore che si può provare per essi, evidenzia proprio l’importanza che assumono per noi.

Il metodo Danshari ha proprio lo scopo di insegnare a sviluppare un attaccamento materiale più sano e meno morboso.

Questo significa che è importante separarsi da oggetti che appartengono al passato, che non hanno più una funzione positiva nella nostra vita, senza farsi sopraffare dalla malinconia.

Il fine ultimo è concentrarsi su se stessi, sul presente e sui desideri attuali. Il minimalismo serve proprio a non focalizzarsi sulle cose inutili che ci distolgono da quelle veramente importanti.

Hideko Yamashita, l’ideatrice del metodo ed esperta di disordine, ritiene inoltre che il Danshari sia un ottimo antidoto alle manie del nostro millennio. come lo spreco, il consumo eccessivo risorse e l’accumulo compulsivo di oggetti e beni materiali.

Ada Legnante
Ada Legnante
Nata a Napoli, amo leggere, viaggiare e le lunghe passeggiate. Ma non posso fare nessuna di queste cose se prima non mi organizzo e metto tutto in ordine.