Tre metodi giapponesi per organizzare casa

A chi non piace avere una casa sempre in ordine? Ma c’è una cosa ancora migliore di questa: avere una casa sempre in ordine e senza fatica.

Il vantaggio di una casa funzionale e ordinata è così grande che, quando nella cultura giapponese sono stati messi a punto dei metodi efficaci per raggiungere lo scopo, hanno destato l’attenzione di tutti, anche dei più scettici.

Non esiste una maniera universale, che funziona per tutti, ma alcuni metodi hanno fornito delle utili basi da cui partire, da piegare poi alle esigenze personali per tenere il proprio appartamento sempre in ordine.

Metodo KonMarie

Il metodo KonMarie prende il nome dalla sua inventrice, Marie Kondo. Secondo questo metodo, bisogna seguire una lista ordinata per procedere con il riordino, e ciò iniziare con i vestiti, passare ai libri, poi ai documenti, alla miscela di cose e infine agli oggetti sentimentali.

Questo sistema si basa essenzialmente su tre semplici principi. Vediamo insieme quali.

Liberarsi di ciò che non procura gioia

Alla base di questo metodo c’è una domanda da porsi: questo oggetto della mia casa fa scattare in me gioia? La prima cosa da fare è liberarsi di quegli oggetti inutili che non vi procurano gioia, ma è permesso tenere quelli inutili a cui si è particolarmente legati.

Mai rimandare

Non bisogna mai lasciare le cose in giro per casa pensando che prima o poi le rimetteremo a posto. La pigrizia è la nemica numero uno dell’odine! Le cose che si prendono, vanno riposte al loro posto ogni volta, senza mai rimandare.

Pulire prima di ordinare

Prima di ordinare bisogna svuotare il cassetto, l’armadio o il contenitore che vogliamo mettere a posto, liberarci di ciò che non serve, dare una bella pulita e poi riorganizzare.

Questo metodo è stato molto apprezzato e ha avuto successo in tutto il mondo. Sarà giusto anche per voi?

Metodo Danchari

Il Danshari è un metodo giapponese sviluppato da Fumio Sasaki, che si basa sul minimalismo. La parola Danshari deriva dall’unione di tre termini giapponesi:

  • Dan: rifiutare tutto ciò che non serve
  • Sha: eliminare il superfluo
  • Ri: separarsi mentalmente dai beni materiali

Il concetto ruota attorno a tre principi: concentrarsi per capire cosa è inutile in casa, liberarsi degli oggetti che non servono, rifiutare tutto ciò che non ha uno scopo pratico.

Queste tre cose non vanno fatte solo in una prima fase di decluttering, ma bisogna rifiutare che entri in casa tutto ciò che è utile solo a creare caos, che allontana dalla felicità.

Le categorie di oggetti

Per capire cosa tenere e cosa eliminare, gli oggetti vanno divisi nelle seguenti categorie:

  • Indispensabili: sono gli oggetti che usiamo ogni giorno (come lo spazzolino o le tazze)
  • Occasionali: sono gli oggetti che utilizziamo di tanto in tanto (come gli scarponi da neve)
  • Mai usati: sono gli oggetti che non sfruttiamo da anni o che non abbiamo mai utilizzato

La regola del 30/30/30

Dopo aver diviso gli oggetti in queste tre categorie, bisogna applicare la regola del 30/30/30, che consiste in questo:

  • Sbarazzarsi di almeno 1 oggetto che non si usa da 30 giorni
  • Sbarazzarsi di almeno 2 oggetti che non si usano da 6 mesi
  • Sbarazzati di almeno 3 oggetti che non si usano da 1 anno

Secondo questo metodo, se un oggetto non è utile in casa, bisogna sbarazzarsene, anche se c’è un valore affettivo con esso. Si tratta di un sistema radicale, ma può migliorare di molto l’ordine in casa.

Metodo delle 5S

Il metodo giapponese delle 5S si chiama così perché si riferisce alle iniziali delle 5 parole che sono i pilastri del metodo:

  • Seiri: classificare
  • Seiton: ordinare
  • Seiso: pulire
  • Seiketsu: sistematizzare
  • Shitsuke: disciplinare

Originariamente pensato per mantenere l’ordine all’interno delle aziende e migliorare la vita dei dipendenti, è stato poi applicato con successo anche alle case.

Vediamo insieme di cosa si tratta, punto per punto.

Seiri: classificare

La classificazione da fare si riferisce agli oggetti, ovvero stabilire se sono necessari o non necessari. Quindi, se siete degli accumulatori seriali, il primo principio di questo metodo vi può aiutare a capire di cosa avete davvero bisogno o di cosa liberarvi.

Seiton: ordinare

Una volta che avete deciso quali oggetti conservare e di quali liberarvi, si passa a ordinarli. La disposizione deve avvenire in base alla frequenza di utilizzo, tenendo più a portata di mano le cose che utilizzate spesso e mettendo le altre in spazi meno comodi.

Seiso: pulire

I due passaggi precedenti rendono molto più semplice questo terzo punto. Infatti lo scopo è proprio quello di disporre gli oggetti in maniera tale che non sia complicato pulire casa.

Seiketsu: sistematizzare

Sistematizzare vuol dire trovare un sistema per fare le cose in maniera meno faticosa e in breve tempo. Questo punto suggerisce di trovare un metodo per pianificare le faccende domestiche, quindi magari iniziando da quelle più faticose e finendo con le più leggere.

Shitsuke: disciplinare

Una volta che tutti i passaggi sono stati ultimati, bisogna rimanere disciplinati e fedeli al metodo, ovvero bisogna sforzarsi di essere costanti a mantenere le regole per tenere sempre in ordine la casa.

Questi tre metodi hanno tanto in comune, ma sono anche molto diversi tra loro. Non vi resta che scegliere quello giusto per voi e riorganizzare la vostra casa.

Ada Legnante
Ada Legnante
Nata a Napoli, amo leggere, viaggiare e le lunghe passeggiate. Ma non posso fare nessuna di queste cose se prima non mi organizzo e metto tutto in ordine.